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mercoledì 12 dicembre 2012

Allattamento prolungato?


Arriva per tutte il momento di sentirsi dire "Allatti ancora?" "Hai ancora latte?" "Le dai ancora il tuo?" e la cosa più imbarazzante è quando te lo chiede il tuo pediatra... Anche lui non sa che la produzione di latte è regolata dal meccanismo della domanda e offerta, per cui se il bambino continua a succhiare tu continui ad avere latte, semplice.

Associare l'aggettivo prolungato all'allattamento mi lascia qualche perplessità: prolungato rispetto a cosa? C'è un momento in cui l'allattamento deve essere interrotto? C'è un termine oltre il quale non è possibile andare? Chi stabilisce quando interrompere o prolungare l'allattamento?

La durata dell'allattamento materno dipende da fattori individuali, sociali, culturali e storici. La durata dell'allattamento al seno viene decisa dal contesto sociale e culturale in cui vive il bambino. Nella nostra società pare ovvio interrompere l'allattamento non appena il bambino si è abituato a mangiare diversi cibi e bere latte dal biberon. In questo modo si considera l'allattamento un fatto esclusivamente nutrizionale e per di più abbastanza irrilevante, tale da poter essere tranquillamente sostituito con altri cibi. Questo avviene spesso con l'avvallo degli operatori sanitari, nonostante anche gli organismi internazionali come Oms e Unicef si siano pronunciati sul fatto che il latte materno sia l'alimento principe per i primi sei mesi di vita e che rimanga un  alimento estremamente importante nella dieta del bambino almeno fino ai due anni.

Il latte è cibo specie-specifico, ossia ogni mammifero produce il latte perfetto per il proprio cucciolo. Quando interrompiamo l'allattamento e diamo da bere al nostro bambino latte formula o latte vaccino, non facciamo altro che sostituire il latte materno, che è l'alimento specie-specifico per il mammifero uomo, con una bevanda prodotta industrialmente che ne riproduce la composizione e le proprietà, oppure con il latte di un altro mammifero.

Ma l'allattamento non ha solo una funzione nutritiva:

[...] l'allattamento dei cuccioli, peculiare espressione dei mammiferi da circa duecento milioni di anni, è la manifestazione di un legame che va ben oltre il semplice aspetto fisiologico e assume una dimensione comportamentale di relazione d'amore con il mondo circostante. Nella specie umana la deprivazione affettiva e ben più grave ai fini della salute globale di una deprivazione di cibo1.

L'allattamento è una relazione a due, è un atto d'amore reciproco e un soddisfacimento di bisogni reciproci. Nessuno se non la madre che allatta e il suo bambino possono prendere decisioni in merito alla sua prosecuzione o interruzione. 


1 Luciano Proietti, Figli Vegetariani. Come allevare i figli dall'infanzia all'adolescenza con la dieta vegetariana, Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2012:88



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