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mercoledì 7 novembre 2012

Il parto naturale oggi è una scelta


In molti paesi oggi il parto naturale è una scelta più che una realtà. Si registrano percentuali altissime di ricorso al taglio cesareo, considerato non più in termini di urgenza in caso di gravi complicazioni durante il travaglio ma in senso preventivo, come sinonimo di nascita sicura. 

Nei reparti di maternità troppo spesso si ricorre alla somministrazione di ossitocina sintetica per accelerare il travaglio, l’episiotomia viene praticata pressoché di routine per agevolare la fase espulsiva, l'analgesia epidurale è richiesta da un numero sempre crescente di donne per evitare i dolori del parto. Troppo spesso il cordone ombelicale viene tagliato immediatamente, mentre viene stimolata l'accelerazione della fase di secondamento attraverso l’ulteriore somministrazione di ossitocina sintetica.

Non è certo un caso che le donne abbiano sempre maggiori difficoltà a partorire, alimentando il circolo vizioso degli interventi medici, del ricorso al cesareo e a farmaci durante il travaglio.

Il parto e la nascita hanno rappresentato per generazioni di donne l'espressione della loro forza e di tutto il potenziale del corpo femminile. Il parto è una crescita, è un percorso biologico che non prevede e non richiede " interferenze ". E' in coincidenza di interventi invasivi non richiesti ed inutili che aumenta il rischio di patologie e la necessità di ricorrere al taglio cesareo.

E' possibile che ci siamo allontanati così tanto dalla natura da non essere più in grado di fare cio' che il nostro corpo di femmine mammifere è programmato biologicamente per fare?


La maggior parte delle donne può partorire il proprio bambino senza complicazioni o bisogno di interventi.

Avvicinarsi all’idea di un parto naturale significa promuovere il proprio stato di salute e quello del bambino, significa poter vivere con pienezza la trasformazione più grande della vita. 

Le donne che scelgono un parto naturale non sono masochiste che vogliono soffrire o mettere in pericolo il proprio bambino. Sono donne che decidono di essere protagoniste della loro esperienza, scegliendo in maniera consapevole e informata le professioniste da cui verranno assistite e sostenute, e il luogo più appropriato per la nascita del bambino.

Il parto è un processo involontario che non deve essere disturbato. Ogni mammifero cerca intimità, protezione, cerca un luogo appartato e sicuro per lasciare che il processo di trasformazione progressiva avvenga, in sintonia con il proprio corpo.  Disturbare il ritmo del travaglio e del parto significa disturbare il suo normale decorso.

L'ambiente medicalizzato e la messa in atto di interventi superflui come l’episiotomia, le posizioni forzate per il travaglio e il parto, l’uso routinario dell’ossitocina sintetica, aumentano la possibilità di ricorso ad un parto operativo o un taglio cesareo. Questa realtà, che è diventata norma, non solo comporta inutili complicazioni per la mamma e il bambino, ma disturba e rende più difficile il fragile processo di interazione tra mamma e bambino, disturba l'avvio dell'allattamento, disturba l'instaurarsi del legame di attaccamento profondo tra il bambino e i suoi genitori. 


2 commenti:

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